Dedicato agli amanti della fotografia, principianti e professionisti,
siamo lieti di presentare al pubblico di Trieste il Corso di fotografia documentaria
Da martedì 18 aprile a martedì 16 maggio 2017 | ore 19:00 – 21:00
Ore totali > 14 | Costo corso > 140 euro
L’Atelier Home Gallery e la Locanda alle Beccherie hanno il piacere di presentare a Trieste il
Corso di fotografia documentaria: i nuovi linguaggi e i differenti canali di diffusione
a cura della fotografa Giulia Iacolutti, i cui appuntamenti si terranno nei giorni prestabiliti – ore 19.00 – 21.00 –
presso il ns spazio in Locanda alle Beccherie alle Beccherie (Via Beccherie 5, Trieste).
Il corso a cura della dott.ssa Giulia Iacolutti è pensato per essere fruito da persone con vari livelli di esperienza
nel campo della fotografia e per fornire ai partecipanti gli strumenti per studiare e creare una struttura narrativa visuale:
dal tema, all’organizzazione, allo scatto fino all’editing, mettendo in luce i vari passaggi creativi e costruttivi della storia.
Mai come ora la fotografia è stata così democratica e l’accesso a storie di vita così agile: a partire da questi due punti,
il Corso di fotografia documentaria: i nuovi linguaggi e i differenti canali di diffusione
incoraggia la riflessione sull’uso delle immagini per la rappresentazione di storie, sociali e personali,
secondo i principi della post-fotografia che legittima l’uso della fotografia di finzione, l’archivio e l’uso delle immagini
del web per la costruzione narrativa.
Programma:
Martedì 18.04 > Introduzione alla fotografia documentaria
Giovedì 20.04 > La post fotografia, i linguaggi visuali e i canali di diffusione
Martedì 25.04 > Analisi di autori
Giovedì 27.04 > Sviluppo concettuale del progetto
Martedì 02.05 > Prima revisione del materiale
Martedì 09.05 > Seconda revisione del materiale
Martedì 16.05 > Presentazione del progetto finale
Il corso inizierà riflettendo sulla definizione di fotografia documentaria e la differenza con il fotogiornalismo;
si elencheranno i nuovi linguaggi usati (fotografia d’archivio, partecipativa, ecologia visuale, etc…), i canali di diffusione e gli scenari,
dove trasmettere le proprie storie (fotolibri, mostre, pubblicazioni, web, etc…), ormai non più limitati al mero giornalismo.
Si analizzeranno autori italiani e internazionali che esemplificano con il loro lavoro i concetti studiati per comprendere
la messa in opera di un documentario fotografico; il corso terminerà con tre incontri di esercitazione pratica, dove si discuteranno
e svilupperanno i progetti dei partecipanti (in corso o idee di progetto), per trovare il linguaggio e la forma di diffusione
più adatta a ciascuno.
Il docente > dott.ssa Giulia Iacolutti | giuliaiacolutti.wordpress.com
(Rimini, Italia, 1985) Dottoressa magistrale in Economia dell’Arte presso l’Università Ca ‘Foscari di Venezia,
studia fotografia e video presso l’Accademia del Teatro alla Scala di Milano. Nel 2015 si diploma in Foto Narrativa
presso la Fondazione Pedro Meyer con una borsa di studio del World Press Photo.
Ha partecipato a esposizioni individuali e collettive in Messico, Colombia, Stati Uniti, Spagna e Italia.
È curatrice del progetto “365 por los 43. Hasta las paredes saben” esposto presso il museo La Casa de El Hijo del Ahuizote,
progetto intinerante in America ed Europa. Nel 2011 vince il premio miglior fotografia de La 54^ Biennale di Venezia;
nel 2015 la menzione d’onore alla seconda Biennale di Fotografia, Fondazione Hector Garcia.
Vive a Città del Messico, dove sta lavorando su un progetto a lungo termine con la Comunità Islamica Messicana e
sui processi di conversione delle comunità indigene. Per le sue ricerche sull’uso della post-fotografia per la costruzione
di strutture narrative relative a temi socio-politici, Imparte il corso “Nuove Narrative della Violenza:
i nuovi linguaggi e i differenti canali di diffusione” presso l’Università Iberoamericana di Città del Messico e
attualmente collabora con il Laboratorio Multimedia del Centro di Studi Sociologici, della Facoltà di Scienza Politica e Sociale della UNAM,
su un progetto con donne transessuali in carceri maschili. Nel 2016 ha esposto a PhotoEspaña e
per due anni consecutivi (2016-2017) è stata nominata al Joop Swart Masterclass del World Press Photo di Amsterdam.